I cani provano emozioni che somigliano a quelle dei bambini.
Ne è convinto Gregory Berns, neuroscienziato della Emory University (Georgia, USA);
questo dato è anche confermato dalle risonanze magnetiche alle quali sono stati
sottoposte decine di cani negli ultimi due anni. Questa ricerca è stata
pubblicata nell’ottobre ’13 sul New York Times con l’evocativo titolo Anche i cani sono persone. Questi
esperimenti hanno rivelato l’attivazione del nucleo caudato, minuscola area immersa nella
profondità del cervello che si mette in moto quando le persone provano emozioni.
E da oggi, sappiamo che questo vale anche per i nostri cari amici cagnolini.
Diciamo pure addio alle teorie di Ivan Pavlov, notissimo fisiologo
russo che scoprì il riflesso condizionato e che spiegava le reazioni (emotive)
dei cani come nient’altro se non banali risposte automatiche ad uno stimolo
nervoso.
Sull’efficacia emozionale e sulla straordinaria ricchezza
che il rapporto con gli animali può produrre, non avevamo certo bisogno di
conferme scientifiche: chi possiede animali domestici conosce in prima persona
quel magico, immediato e segreto legame emotivo che intreccia le vite umane con
quelle animali! Chi vorrebbe averne uno e non lo ha (ancora) non avrà certo
dimenticato le intense pagine dell’Odissea, quando Omero descrive il fido Argo,
dopo vent’anni di lontananza dal suo padrone, che riconosce Ulisse travestito
da mendicante e muore a seguito della irresistibile scossa emotiva; chi ha visto
il commovente film ‘Hachiko’ ricorderà il tenace e appassionato attaccamento di
Hachi al suo padrone scomparso.
Da sempre leali accompagnatori di persone non vedenti, i
cani, oggi, ci sembrano più umani che in passato e con il pretesto della ricerca
scientifica possiamo confortarci: ecco come mai il legame tra questi affettuosi
animali e i loro padroni è così intenso e da sempre confermato in ogni luogo
del globo. Cosa dire, poi, della pet-therapy, la terapia nella quale sono gli
animali a ‘curare’ gli esseri umani? Delfini, cani, gatti, cavalli, conigli,
sono e sono stati impiegati per affrontare alcuni tra i più diffusi disagi,
soprattutto nella popolazione infantile, quali autismo, depressione, deficit
mentale, isolamento sociale, ma anche nel caso di soggetti detenuti o da lungo
tempo ospedalizzati. La pet-therapy è consigliata sia da medici che da
psicologi, e funziona.
Il rapporto che unisce l’uomo all'animale, la comunicazione
verbale e non verbale che si stabiliscono tra questi due poli, sono gli
ingredienti che ci spingono a condividere la nostra vita con questi intuitivi,
sensibili, adorabili amici a quattro zampe.
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